Il piano d'azione

Aggiornato il: 13/03/2024

Raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, prima del termine al 2050 fissato dalla direttiva UE sul clima.

Le città selezionate avranno otto anni a disposizione per raggiungere la neutralità climatica, implementando azioni di ricerca e innovazione che riguarderanno la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la pianificazione urbana verde. Le strategie di sostenibilità proposte potranno articolarsi in modo congiunto con altri programmi europei, come quelli relativi alle misure di adattamento al cambiamento climatico, al ripristino delle acque e degli oceani e al mantenimento del benessere del suolo e delle persone.

L’approccio previsto dal progetto per contenere i cambiamenti climatici è olistico e integrato: le cento città selezionate infatti sono chiamate a intervenire con un piano di azione generale, capace di tenere insieme tutti i settori di interesse e inerenti a energia, edilizia, gestione dei rifiuti e dei trasporti, economia circolare.

Un impegno che riguarderà sia i cittadini che gli organismi di ricerca pubblici e privati per il raggiungimento dell’obiettivo comune: la transizione condivisa verso un futuro più sostenibile.

Il primo passo che tutte le città devono compiere è la firma del Climate City Contract.

Climate City Contract

Le 100 città pilota che hanno raccolto la sfida di diventare a impatto climatico zero entro il 2030 sottoscriveranno un "Climate City Contract", cioè un contratto adattato alle realtà di ciascuna città che include le voci di tutti e a tutti i livelli.

Il Climate City Contract darà alle persone e alla società civile un ruolo attivo, metterà a disposizione piattaforme nuove per agire e risorse migliori per progettare e attuare le azioni per il clima.
Gli impegni chiari e tangibili assunti dalle città nei contratti cittadini per il clima consentiranno loro di dialogare con le autorità europee, nazionali e regionali ma soprattutto con la popolazione per conseguire questo ambizioso obiettivo.

Pur non essendo uno strumento legalmente vincolante, il contratto costituisce un impegno politico chiaro e visibile sia nei confronti dell’Europa e delle autorità nazionali/regionali che della stessa cittadinanza.

PAESC

Il Comune di Prato ha aderito al Patto dei Sindaci nell’aprile del 2014, condividendo con la Commissione europea l’impegno di poter ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 al 2020.
Ad aprile 2022 il Comune di Prato è stato selezionato nell’ambito del progetto UE “100 climate-neutral and smart cities by 2030”. L’obiettivo della missione è quello di realizzare cento città a impatto climatico zero entro il 2030 e garantire che fungano da centri di sperimentazione e innovazione per consentire a tutte le città europee di seguire l'esempio entro il 2050.  Al tal fine il Comune di Prato dovrà presentare un Piano di Azione per la Neutralità Climatica che avrà come anno base dell’inventario il 2019.
A seguito dei nuovi obiettivi di neutralità climatica previsti dal progetto UE “100 climate-neutral and smart cities by 2030”, il Comune ha dato mandato di aggiornare il PAES, approvato nel 2015, inserendo la parte di adattamento ai cambiamenti climatici e aggiornando l’inventario delle emissioni e gli obiettivi. 
Nella definizione del presente PAESC, pertanto:
- è stato definito come obiettivo la neutralità climatica;
- è stato scelto il 2019 come anno di riferimento dell’inventario;
- sono state calcolate le emissioni per il settore rifiuti, al quale sono state associate anche le emissioni scope 3 (ossia le emissioni prodotte dal rifiuto di Prato ma esternamente al suo territorio);
- è stata inserita la parte di adattamento ai cambiamenti climatici rispetto al PAES precedentemente redatto e approvato.

La scelta dell’allineamento del Piano di Azione per la Neutralità Climatica e del PAESC deriva da una semplificazione della fase di monitoraggio dei target e garantisce un livello di ambizione maggiore rispetto agli obiettivi minimi di riduzione delle emissioni del 55%, previsti dall’impegno dei firmatari dell’iniziativa Patto dei Sindaci, mirando alla completa neutralizzazione delle emissioni al 2030.

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