Il piano d'azione

Aggiornato il: 21/03/2023

Raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, prima del termine al 2050 fissato dalla legge UE sul clima.

Le città selezionate avranno otto anni a disposizione per raggiungere la neutralità climatica, implementando azioni di ricerca e innovazione che riguarderanno la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la pianificazione urbana verde. Le strategie di sostenibilità proposte potranno articolarsi in modo congiunto con altri programmi europei, come quelli relativi alle misure di adattamento al cambiamento climatico, al ripristino delle acque e degli oceani e al mantenimento del benessere del suolo e delle persone.

L’approccio previsto dal progetto per contenere i cambiamenti climatici è olistico e integrato: le cento città selezionate, infatti, sono chiamate a intervenire con un piano di azione generale, capace di tenere insieme tutti i settori di interesse e inerenti a energia, edilizia, gestione dei rifiuti e dei trasporti, economia circolare.

Un impegno che riguarderà sia i cittadini che gli organismi di ricerca pubblici e privati, per il raggiungimento dell’obiettivo comune: la transizione condivisa verso un futuro più sostenibile.

Il primo passo che tutte le città devono compiere è la firma del Contract City Climate.

Contract City Climate

Ognuna delle 100 città battistrada che hanno raccolto  la sfida di diventare a impatto climatico zero entro il 2030 sottoscriverà un "Climate City Contract", contratto adattato alle realtà di ciascuna città messo a punto in esito a un processo di co-creazione in modo da raccogliere le voci di tutti, a tutti i livelli.

Il Climate City Contract darà alle persone e alla società civile un ruolo attivo e metterà a loro disposizione piattaforme nuove per agire e risorse migliori per progettare e attuare le azioni per il clima.

Gli impegni chiari e tangibili assunti dalle città nei contratti cittadini per il clima consentiranno loro di dialogare con le autorità europee, nazionali e regionali, e soprattutto con la popolazione, per conseguire questo ambizioso obiettivo.

Pur non essendo uno strumento legalmente vincolante, il contratto costituisce un impegno politico chiaro e visibile non solo nei confronti dell’Europa e delle autorità nazionali/regionali ma anche e soprattutto per i cittadini.

 

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